
Notizie storiche sulla città
L’Aquila precedentemente Aquila fino al 1863 e Aquila degli Abruzzi fino al 1939, è un comune di quasi 70000 abitanti ed è situata a 721 metri sul livello del mare, nel cuore dell’Abruzzo, regione di cui è il Capoluogo. Il territorio comunale suddiviso in 12 circoscrizioni è uno dei più estesi d’Italia e nei suoi 467 km2 abbraccia numerosi paesi e frazioni. Soprannominata la “Regina degli Appennini” è posta nell’entroterra abruzzese in posizione predominante rispetto al massiccio del Gran Sanno d’ Italia. Nel XIII secolo L’Aquila fu una delle grandi città del Regno di Napoli poi Regno delle due Sicilie, passò quindi al Regno d’Italia divenendo infine il capoluogo d’Abruzzo. Il nome fu scelto per la forte presenza di acqua, in assonanza con il rapace simbolo delle insegne imperiali di Federico II. L’Aquila ha antiche origini sabino-vestine e dopo la caduta dell’impero romano d’occidente, intorno alla conca aquilana si formano dei piccoli agglomerati, detti castelli, secondo la leggenda, decisero la fondazione della città nel 1254. Secondo altre fonti, sarebbe nata intorno al 1230 con Federico II di Svevia e distrutta una prima volta nel 1259 da Manfredi di Sicilia ed ebbe successivamente un notevole sviluppo con la famiglia Camponeschi e nel 1424 riuscì a resistere all’assedio di Braccio da Montone. Il Quattrocento sarà l’età d’oro della città de L’Aquila che prosperò per i suoi commerci, specialmente della lana, diventando in breve tempo la città più̀ importante dopo Napoli. Nel frattempo il Regno di Napoli, compreso L’Aquila, era passato agli Aragonesi e nel 1527 la cittadinanza si ribellò all’invasore provocando la rappresaglia spagnola. Il 2 Febbraio 1703 la città fu interessata da uno sciame sismico che culminò con il violentissimo terremoto che ancora una volta la rase al suolo. La ricostruzione avvenne secondo lo stile dell’epoca ed esattamente il Barocco. La pace di Vienna (1738) pose fine alla dominazione austriaca seguita alla spagnola e verso la fine del secolo la città venne occupata dai francesi e anche questa volta una insurrezione provocò la reazione dei dominatori e L’Aquila venne di nuovo devastata e saccheggiata. Durante il Risorgimento gli aquilani parteciparono attivamente ai motti sotto la guida di Pietro Marrelli.

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